martedì 29 novembre 2011

Pesco Pagano. Sfamiamo i cani di Sica, pensando ai nostri.

Località Pesco Pagano (Caserta) :I cani di Pasqualina  Sica non hanno più nulla da mangiare….servono sostegno e solidarietà
Questa è la solita storia di una donna lasciata sola per troppo tempo nella sua coraggiosa  per salvare dei cani che nessuno vuole, che nessuno ama, che nessuno rispetta!
Poche le persone disposte ad aiutarla, pochissimi i sostegni economici, solo il disinteresse totale delle istituzioni che invece dovevano provvedere a quelle povere creature.
Lei li ha accolti nella sua casa, amati e curati ma le sue risorse economiche ormai sono finite  e anche la sua forza fisica se ne sta andando, resta solo l’amore  per i suoi 120 cani. Ma i cani ora non hanno più nulla da mangiare, nemmeno più un centesimo per una crocchetta! Pasqualina per loro si è ipotecata tutto!
Tu che ami i cani, guarda il tuo cane….Magari dorme felice sulla poltrona al tuo fianco, e’ sano, curato, amato da te che sei il suo grande e unico  amico e lo hai  salvato da una vita di stenti e solitudine  accogliendolo nella tua casa.
Anche Pasqualina  voleva questo per loro! Sognava la felicita’ dei cani che ha salvato. Quello che le resta purtroppo e’ il dolore di  non poterli  più nutrire e curare.
Siamo in tanti, tra poco è Natale, regaliamo a queste creature una piccola  ciotola di crocchette o una cuccia calda…se ognuno di noi dona qualcosa possiamo aiutare Pasqualina  a salvare quelle povere creature che ha accolto! Forse e’ poco…ma per Pasqualina  e’ tantissimo!
Postpay  numero 4023600607157171 Intestato a Pasqualina Sica
Per informazioni  e comunicazioni di avvenuto versamento Pasqualina Sica : 340/7742474


giovedì 17 novembre 2011

Che accade se non pago il bollo di circolazione?


E’ bene sottolineare che il bollo dell’auto va sempre pagato entro i termini previsti per non incorrere in multe e sanzioni.
Ma che accade se il proprietario non paga?

Poniamo il caso estremo in cui il bollo non venga pagato per tre anni consecutivi.
L’ACI a quel punto può avviare un accertamento e se il proprietario non può dimostrare di avere regolarmente effettuato i pagamenti entro trenta giorni il veicolo viene cancellato d’ufficio dal PRA. La Direzione Generale della Motorizzazione Civile provvede a ritirare la targa e la carta di circolazione tramite le forze dell’ordine e quindi per tornare a circolare bisogna iscrivere nuovamente il veicolo al PRA, pagare tutti gli anni di bollo arretrati e risolvere le questioni burocratiche.

Il bollo deve essere pagato ogni anno dall’intestatario al PRA del veicolo entro lo stesso giorno in cui è stato effettuato il primo versamento e la ricevuta deve essere poi conservata per almeno cinque anni anche se, una volta versato, non c’è l’obbligo di esporla o tenerne una copia in auto.

Se il pagamento viene effettuato dopo questa data, oltre all’importo base della tassa vengono addebitati anche interessi e multe calcolati in base ai giorni di ritardo.
Le multe per il ritardo del pagamento variano da Regione a Regione, ma in generale:
  • fino a 30 giorni la multa è pari minimo al 2,5% della tassa iniziale, più una quota di interessi dell'1% all’anno calcolata sui giorni di ritardo;
  • se il ritardo è superiore ai 30 giorni ma inferiore ad un anno, la multa passa ad almeno il 3% più la solita quota di interessi;
  • se il ritardo è maggiore di un anno la multa passa minimo al 10% della tassa originaria, ma nella maggior parte delle Regioni la quota di multa è addirittura del 30%, più un interesse dell’1% per ogni sei mesi di ritardo
Una nota per voi lettori: nonostante sia conosciuto come “bollo di circolazione”, il bollo non è una tassa sulla circolazione dei veicoli, ma una tassa sulla proprietà: per questo motivo il proprietario è tenuto a pagarla anche se non utilizza il mezzo.

Si tratta di una tassa che ha un importo variabile in funzione della potenza del veicolo espressa in KW (che si può trovare sul libretto di circolazione al punto P2) e della classe ambientale del veicolo (per cui, ad esempio, a parità di kW un’auto Euro3 pagherà di più di una Euro5): per calcolare correttamente la somma da pagare, bisogna moltiplicare il numero di kiloWatt (senza i decimali) per la tariffa specifica della Regione di residenza.

Quanto mi costerà il bollo di circolazione?
Per individuare l’importo corretto da pagare è possibile utilizzare il servizio online gratuito messo a disposizione dall’ACI oppure dall’AgenziadelleEntrate.

Quando si può non pagare il bollo di circolazione.
Gli unici casi in cui non si deve pagare il bollo sono quelli di vendita, furto o demolizione del veicolo, perché in questi casi, se per esempio la trascrizione al PRA  del passaggio di proprietà viene fatto entro la data di scadenza del pagamento, non è necessaria alcuna altra comunicazione e semplicemente si smette di pagare la tassa per quel veicolo.
Tratto da 6 sicuro.

domenica 13 novembre 2011

Notizie da riviera domitia

ASSOCIAZIONE  “RIVIERA DOMITIA”
Castel Volturno – Cellole – Mondragone – Sessa Aurunca
VOLONTARIATO – Decreto Regionale della Campania N° 1/2010– C.F. 55009880618
TUTELA e RILANCIO del TERRITORIO – E.mail: rivieradomitia@alice.it

COMUNICATO ai SOCI e SIMPATIZZANTI

ASSOCIAZIONI UNITE per la RINASCITA di MONDRAGONE

   Dopo l’ incontro avvenuto su iniziativa del Pres. Vincenzo BUFFARDI, presso la Sede dell’Associazione RIVIERA DOMITIA del 26 Settembre 2011, per sondare insieme ad altri Presidenti, la fattibilità di un movimento Associativo, e successivamente riunendoci: il 03 Ottobre 2011  presso la Sede dell’Associazione INCONTRO e del 19 Ottobre 2011 presso la sede del QUARTIERE MARE,  dove è sempre emerso amore, orgoglio di appartenenza al territorio, sofferenza e una grande volontà di riscatto, addivenendo alla volontà espressa palesemente di coinvolgere tutte le Associazioni della CITTA’ di MONDRAGONE ed 
     il giorno 04 Novembre 2011, ore 20,00
       presso la sede dell’associazione ARTIGIANI di  Corso Umberto I° di Mondragone, dopo aver dato lettura del programma e la volontà espressa di unirsi  è nato un MOVIMENTO di MUTUO SOCCORSO delle ASSOCIAZIONI x la RINASCITA di MONDRAGONE e della RIVIERA DOMITIA, denominato:
ASSOCIAZIONI UNITE “ RINASCITA di MONDRAGONE”,
è stato nominato all’unanimità come coordinatore del  Movimento Associativo “ RINASCITA di MONDRAGONE “ il Pres. Quartiere Mare, nonché Vice  Presidente dell’Associazione RIVIERA DOMITIA, Prof. Pietro CIRIELLO. 
        Nel rispetto degli statuti di ogni Associazione e dei suoi programmi si costituirà un coordinamento centrale del MOVIMENTO composto dai Presidenti di Associazioni più disponibili, con la programmazione di nominare  un portavoce rapportato alle difficoltà da risolvere o da sostenere e che ci rappresenterà davanti ai nostri rappresentanti istituzionali. Inoltre si formeranno gruppi di lavoro secondo le proprie esperienze, attinenze e capacità, così suddivise:
Sport; Cultura;  Spettacolo; Turismo; Attività Imprenditoriali; Attività Produttive; Attività Artigianali; Attività  commerciali; Attività Sociali; ecc.
        Ogni gruppo si eleggerà un proprio responsabile che li rappresenterà nel  coordinamento centrale.
        Ogni Associazione aderente, può usufruire del logo che si andrà a formare, affiancandolo al suo e la possibilità di avvalersi di persone esperte o del settore.
        Un vero e proprio parlamentino locale e autonomo che cercherà  coi fatti concreti di coinvolgere i cittadini e farli sperare in qualcosa di positivo, dando priorità assoluta al lavoro, famiglia e moralità, di certo avremo benefici  per tutti.
        Sarà un Movimento Apartitico e senza scopo di Lucro,
perché uniti, possiamo essere ascoltati e rispettati dalle istituzioni che ci rappresentano ed insieme ad esse,  affrontare i  grossi  problemi che attanagliano la Citta’.
         Ognuno di noi avrà un ruolo rappresentativo  e importante in questo movimento di rinascita, ed insieme riscopriremo quell’orgoglio di appartenenza al territorio, di esistere e di essere, ormai assopito dalla rassegnazione.
        Inizieremo a riscattarci  e nel sentirci  noi stessi, utili e indispensabili alla comunità e con il buon esempio che daremo,   costituiremo un decalogo di comportamento rivolto a tutti i cittadini, in risposta del programma condiviso, che presenteremo ai rappresentanti istituzionali, per la rinascita di MONDRAGONE.
        Il primo impegno che ci siamo assunti è di donare un albero di Natale da piantare in Piazza FALCONE e di prendere in esame un eventuale affidamento degli spazi verdi della CITTA’.
                                                                  Il Presidente
                                                                    Vincenzo BUFFARDI





VOLONTARIATO – Decreto Regionale della Campania N° 1/2010– C.F. 55009880618
TUTELA e RILANCIO del TERRITORIO – E.mail: rivieradomitia@alice.it

COMUNICATO ai SOCI e SIMPATIZZANTI

ASSOCIAZIONI UNITE per la RINASCITA di MONDRAGONE

   Dopo l’ incontro avvenuto su iniziativa del Pres. Vincenzo BUFFARDI, presso la Sede dell’Associazione RIVIERA DOMITIA del 26 Settembre 2011, per sondare insieme ad altri Presidenti, la fattibilità di un movimento Associativo, e successivamente riunendoci: il 03 Ottobre 2011  presso la Sede dell’Associazione INCONTRO e del 19 Ottobre 2011 presso la sede del QUARTIERE MARE,  dove è sempre emerso amore, orgoglio di appartenenza al territorio, sofferenza e una grande volontà di riscatto, addivenendo alla volontà espressa palesemente di coinvolgere tutte le Associazioni della CITTA’ di MONDRAGONE ed 
     il giorno 04 Novembre 2011, ore 20,00
       presso la sede dell’associazione ARTIGIANI di  Corso Umberto I° di Mondragone, dopo aver dato lettura del programma e la volontà espressa di unirsi  è nato un MOVIMENTO di MUTUO SOCCORSO delle ASSOCIAZIONI x la RINASCITA di MONDRAGONE e della RIVIERA DOMITIA, denominato:
ASSOCIAZIONI UNITE “ RINASCITA di MONDRAGONE”,
è stato nominato all’unanimità come coordinatore del  Movimento Associativo “ RINASCITA di MONDRAGONE “ il Pres. Quartiere Mare, nonché Vice  Presidente dell’Associazione RIVIERA DOMITIA, Prof. Pietro CIRIELLO. 
        Nel rispetto degli statuti di ogni Associazione e dei suoi programmi si costituirà un coordinamento centrale del MOVIMENTO composto dai Presidenti di Associazioni più disponibili, con la programmazione di nominare  un portavoce rapportato alle difficoltà da risolvere o da sostenere e che ci rappresenterà davanti ai nostri rappresentanti istituzionali. Inoltre si formeranno gruppi di lavoro secondo le proprie esperienze, attinenze e capacità, così suddivise:
Sport; Cultura;  Spettacolo; Turismo; Attività Imprenditoriali; Attività Produttive; Attività Artigianali; Attività  commerciali; Attività Sociali; ecc.
        Ogni gruppo si eleggerà un proprio responsabile che li rappresenterà nel  coordinamento centrale.
        Ogni Associazione aderente, può usufruire del logo che si andrà a formare, affiancandolo al suo e la possibilità di avvalersi di persone esperte o del settore.
        Un vero e proprio parlamentino locale e autonomo che cercherà  coi fatti concreti di coinvolgere i cittadini e farli sperare in qualcosa di positivo, dando priorità assoluta al lavoro, famiglia e moralità, di certo avremo benefici  per tutti.
        Sarà un Movimento Apartitico e senza scopo di Lucro,
perché uniti, possiamo essere ascoltati e rispettati dalle istituzioni che ci rappresentano ed insieme ad esse,  affrontare i  grossi  problemi che attanagliano la Citta’.
         Ognuno di noi avrà un ruolo rappresentativo  e importante in questo movimento di rinascita, ed insieme riscopriremo quell’orgoglio di appartenenza al territorio, di esistere e di essere, ormai assopito dalla rassegnazione.
        Inizieremo a riscattarci  e nel sentirci  noi stessi, utili e indispensabili alla comunità e con il buon esempio che daremo,   costituiremo un decalogo di comportamento rivolto a tutti i cittadini, in risposta del programma condiviso, che presenteremo ai rappresentanti istituzionali, per la rinascita di MONDRAGONE.
        Il primo impegno che ci siamo assunti è di donare un albero di Natale da piantare in Piazza FALCONE e di prendere in esame un eventuale affidamento degli spazi verdi della CITTA’.
                                                                  Il Presidente
                                                                    Vincenzo BUFFARDI
 tratto da la voce del volturno

venerdì 11 novembre 2011

Bimbo dimenticato sullo scuolabus

Ha suonato li clacson ma nessuno l'ha notato. Madre denuncia.


Ha quattro anni ed è stato dimenticato sullo scuolabus per quattro ore. E ora è in cura da una psicologa. Per i genitori è stata una tragedia evitata, ma infuriati, si sono rivolti a un legale e sono passati alle denunce. Il fatto è accaduto a Montorio al Vomano, in provincia di Teramo. Protagonista della vicenda è, appunto, un bimbo. Venerdì 4 novembre, all’incirca alle 9, la madre lo ha salutato davanti alla propria abitazione mentre, come ogni giorno, è salito sul pulmino che lo ha condotto all’asilo. Qui, però, è arrivato solo alle 13,30, dopo che gli addetti del consorzio che gestisce i servizi di trasporto e assistenza per conto del Comune si sono accorti che il bambino è rimasto all’interno del mezzo per l’intera mattinata.
DIMENTICATO NEL MEZZO. Le maestre hanno contattato immediatamente la madre e l’avvertono del fatto che il figlio è stato portato all'asilo in quel momento. Lei si è precipitata lì e ha scoperto che il pulmino, dopo aver effettuato il servizio di trasporto, sarebbe rimasto parcheggiato per quattro ore (con suo figlio all’interno) nei pressi del campo sportivo di Montorio per essere poi ripreso intorno alle 13, cioè quando di solito viene utilizzato per andare a prelevare i ragazzi più grandi che frequentano la scuola.
SUONAVA IL CLACSON PER FARSI NOTARE. Spavento e tanta rabbia da parte dei genitori. La mamma ha raccontato che, quando è andata a riprenderlo, il bimbo era evidentemente sotto shock oltre che sudatissimo. Aveva tentato in tutti i modi, anche suonando il clacson, di farsi notare. Ora è in cura da una psicologa. «Il fatto riferito, che dovrà essere accertato dalle autorità competenti nelle sue esatte modalità di accadimento, desta seria preoccupazione e notevole sconcerto» dichiarato l’avvocato Roberto Antenucci, legale della famiglia. «Si consideri peraltro come il piccolo sia stato affidato a persone che hanno quale compito principale quello di garantire la massima sicurezza dei bambini. Se fosse accaduto in una giornata di caldo, le conseguenze sarebbero potute essere ben più drammatiche».
SINDACO COSTERNATO PER L'ACCADUTO. Il sindaco di Montorio al Vomano, Alessandro Di Giambattista, si è detto costernato per quanto accaduto. «Abbiamo esternalizzato il servizio di trasporto e dunque non lo gestiamo direttamente» ha affermato «ma di certo non abbiamo intenzione di lavarci le mani di fronte a un fatto che consideriamo gravissimo. I bambini non sono pacchi postali». Il primo cittadino, dopo aver incontrato la famiglia, ha convocato per domani i gestori del servizio per conoscere il dettaglio della vicenda e prendere i provvedimenti conseguenti.
VIVO IL RICORDO DI ELENA MORTA IN AUTO. «Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità e far sì, ovviamente, che questi fatti non accadano più in futuro. Mi rendo conto che i ritmi della nostra società sono frenetici, ma questo non ci consente di giustificare in alcun modo un episodio del genere». A Teramo, peraltro, è ancora vivo il ricordo della piccola Elena, la bimba di 22 mesi morta dopo tre giorni di coma in seguito alla tragica dimenticanza del padre che, invece di portarla all'asilo, l'aveva lasciata nel parcheggio dell'Università per cinque ore.
Giovedì, 10 Novembre 2011
Tratto dal sito: www.lettera43.it

venerdì 4 novembre 2011

Mutui? Per i giovani del sud restano un miraggio.

Quasi impossibile ottenere un mutuo per i giovani del Sud.
Solo il 3% delle richieste degli under 30 viene accolto.

In questi giorni in cui la crisi economica mondiale è sotto gli occhi di tutti l'affanno del Sud Italia non accenna a diminuire: secondo Mutui.it, comparatore online di mutui, i giovani meridionali sono quelli che incontrano le difficoltà maggiori di fronte all'acquisto di una casa. Analizzando le domande di mutuo prima casa arrivate negli ultimi mesi da Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia, infatti, si scopre che benché la richiesta di preventivo da parte di under 30 rappresenti il 18% del totale delle domande provenienti dal Mezzogiorno, il problema arriva al momento di ottenere il finanziamento: nemmeno il 3% delle richieste verrà accolto.

Analizzando in maniera più approfondita le domande delle cinque Regioni considerate, si vede come la richiesta media sia di 133.000 euro (meno della media nazionale, di 150.000), pari al 74% del valore dell'immobile da acquistare; nel 60% dei casi si preferisce il tasso fisso (percentuale superiore rispetto alla media, del 54%), solo nel 16% quello variabile (25% a livello italiano). Gli under 30 del Mezzogiorno, che hanno mediamente 27 anni al momento della compilazione del preventivo (dato in perfetta media nazionale), aspirano ad ottenere un mutuo della durata di 25 anni. Gli importi più elevati sono richiesti in Campania (143.000 euro), quelli più bassi in Calabria (121.000 euro). I calabresi, inoltre, si rivelano i più prudenti: qui le preferenze per il tasso fisso raggiungono addirittura il 65% del totale. Più attenti ai mutamenti del mercato e fiduciosi nel tasso variabile sono i siciliani e i lucani: nel loro caso la percentuale di richieste sale al 19%, restando comunque al di sotto della media italiana.

La provincia meridionale che ama di più il tasso fisso è Catanzaro (la percentuale arriva addirittura al 75%), quelle che richiedono maggiormente il tasso variabile sono Ragusa e Potenza, entrambe con il 24% di richieste; il loan to value maggiore - vale a dire la percentuale di finanziamento rapportata al valore dell'immobile - lo troviamo a Brindisi, Enna e Siracusa, province in cui si vorrebbe pagare attraverso il mutuo il 79% della casa. È Napoli, infine, la città in cui le case da acquistare costano di più: il valore dell'immobile arriva a 206.000 euro di media; Agrigento, di contro, è il fanalino di coda: il valore medio non supera i 149.000 euro.

Secondo uno studio dell’Inps, grazie all’allungamento dell’età lavorativa farà crescere l’ammontare della pensione   (Fonte: virgilio)