martedì 3 agosto 2010

Cacciatore di frodo napoletano denunciato a piede libero dai carabinieri della compagnia di Venafro. Trasportava una ventina di cardellini di specie protetta appena catturati.



di Daniele Palazzo

"Beccato" dai Carabinieri della Compagnia di Venafro cacciatore di frodo napoletano. Poco prima, aveva fatto incetta di cardellini di specie protetta, peraltro catturati con l'ausilio di attrezzi assoltamente vietati alla legge. L'uomo,G.E.,di 50 anni, viaggiava a bordo della sua utilitaria lungo la Statale 85, che collega la Regione Molise alla Regione Campania, quando, alla peiferia nord della splendida cittadina pentra, si è visto intimare l'alt dai militari venafrani, in accurato servizo di vigilanza sul territorio. Palesi segnali di incuietudine e nervosismo del fermato hanno fatto subito comprendere alla pattuglia di uomini in divisa intreventi che qualcosa non andava. Inevitabile, a questo punto, la perquisizone della vettura, dalla quale sono saltate fuori ben sei gabbie piene di cardellini e reti ed altro materiale vietato dalla legge per la cattura di volatili. Di quì, il sequestrfo delle attrezzature illegali, delle gabbie contenenti i graziosi melodiosi uccelletti(in tutto, erano una ventina), che sono stati subito rimessi in libertà,e il deferimento alla competente autorità giudiziaria del cittadino partenopeo, che, d' ora in poi, ci penserà su abbastanza prima di accingersi a commettere altri "reati". In merito all'accaduto, gli investigatori ritengono che la cattura dei cardellini, poi fortunatamente liberati, sia avvenuta su commissione e che gli animaletti stessi fossero destinati a finire sul mercato clandestino.

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